Velasco Vitali

Velasco Vitali, Paradisi, 2021, installazione - 33 sculture in bronzo patinato su 33 alberi, fusione a cera persa (pezzi unici), m 5x47 | altezza m 2,50.
Velasco Vitali, Paradisi, 2021, installation - 33 patinated bronze sculptures on 33 trees, lost wax casting (unique pieces), m 5x47 | height m 2,50.

Descrizione Opera

ITA
Paradisi. Nell’installazione intitolata ‘Paradisi’ trentatré uccelli in bronzo patinato posano sui rami di trentatré alberi piantati nel prato di CityLife. Questi rievocano la visione dantesca dei trentatré canti del Paradiso. È un sentiero che conduce alla piena consapevolezza della grandiosità dell’opera poetica, ragione per cui il poeta meriterebbe di essere incoronato con l’alloro, pianta simbolo di Apollo. Il cammino è la rappresentazione allegorica della lunga invocazione che Dante rivolge alla divinità greca nel I canto del Paradiso prima d’iniziare il viaggio nelle sfere celesti. Il I canto del Paradiso ha infatti carattere d’introduzione e preannuncia il viaggio del poeta fino all’Empireo. Di quel mondo, però, ci sono cose che noi umani non possiamo descrivere a parole o con la ragione ed è per questo che fin da subito, Dante chiede assistenza ad Apollo, dio delle arti e della poesia.

ENG
Paradisi. In the installation entitled ‘Paradisi’ thirty-three patinated bronze birds rest on the branches of thirty-three trees planted in the CityLife’s lawn area. They recall Dante’s vision of the thirty-three cantos of Paradiso. It is a path that leads to full awareness of the grandeur of the poem, for which the poet deserves to be crowned with the laurel, the symbolic plant of Apollo. The path is an allegorical representation of the long invocation that Dante addresses to the Greek divinity in Canto I of Paradiso, before starting the journey into the heavenly spheres. The first canto of Paradiso has in fact an introductory character and heralds the poet’s journey to the Empyrean. In that world, however, there are things that we humans cannot comprehend, let alone describe in words and that is why Dante asks for assistance from Apollo - god of arts and poetry.

Biografia Artista

ITA
L’inizio di Velasco Vitali è segnato dall’incontro con Giovanni Testori e la partecipazione alla mostra Artisti e Scrittori presso la Rotonda della Besana di Milano. Alla fine degli anni Novanta è invitato alla Quadriennale di Roma e in quegli anni comincia un percorso artistico sui porti del Mediterraneo e del sud Italia: in quest’ottica nascono Isolitudine con Ferdinando Scianna del 2000 e nel 2003 MIXtura con Franco Battiato. Nel 2004 Electa pubblica Velasco 20, monografia sui primi vent’anni di lavoro con un contributo di Giulio Giorello. Nel 2005 entra a far parte della collezione del MACRO di Roma. Realizza, con la cura di Danilo Eccher, Immagini, forme e natura delle Alpi (2007) e LATO4 (2008). A cura di Fernando Mazzocca e Francesco Poli è Sbarco (2010), allestito in Piazza Duomo e nel complesso di Sant’Agostino a Pietrasanta e a Milano in Piazza Duca D’Aosta e Palazzo Reale. Nel 2011 è invitato al Padiglione Italia della Biennale di Venezia dove espone Veidrodis. Nel 2012 realizza Foresta Rossa, intervento artistico sull’Isola Madre (Stresa) e a Verbania, a cura di Luca Molinari. La riflessione sulle città fantasma, già alla base di quest’ultima installazione, continua l’anno successivo con la mostra personale Foresta Rossa: 416 città fantasma nel mondo alla Triennale di Milano, a cura di Luca Molinari e Francesco Clerici. Nel febbraio 2015 è invitato alla Berlinale (vincitore premio FIPRESCI) come produttore e protagonista del documentario Il Gesto Delle Mani con la regia di Francesco Clerici che lo ritrae durante l’esecuzione di una scultura in bronzo. Dal 2007 collabora con il Corriere della Sera e attualmente con la Fondazione Giovanni Falcone a Palermo per il progetto Spazi Capaci - Comunità Capaci a cura di Alessandro De Lisi con un intervento monumentale presso l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone.

ENG
Velasco Vitali’s career began with the encounter with Giovanni Testori and the participation in the exhibition Artisti e Scrittori at Rotonda della Besana in Milan. At the end of the 1990s he was invited to the Rome Quadriennale, and began a research on the ports of the Mediterranean and southern Italy: this led to Isolitudine in collaboration with Ferdinando Scianna in 2000, and MIXtura with Franco Battiato in 2003. The following year Electa published Velasco 20, a monograph on the artist’s first twenty years of work, with contribution from Giulio Giorello. Extramoenia (2004-2005) was an exhibition organized by the Region of Sicily, held in Palermo (Palazzo Belmonte Riso) and Milan (Palazzo della Ragione). In 2005 his work became part of the collection of the MACRO in Rome. With curator Danilo Eccher, he produced exhibitions Immagini, forme e natura delle Alpi (2007) and LATO4 (2008). Fernando Mazzocca and Francesco Poli curated Sbarco (2010), set up in Piazza Duomo, in the complex of Sant’Agostino at Pietrasanta, and in Milan in Piazza Duca d’Aosta, as well as at the Palazzo Reale. In 2011 he was invited to exhibit at the Italian Pavilion of the Venice Biennale, showing Veidrodis. In February 2015 he was invited to the Berlinale (FIPRESCI award winner) as the producer and protagonist of the documentary Il Gesto Delle Mani (Hand gesture) directed by Francesco Clerici, which shows the making of his bronze dog sculpture. Currently he collaborates with the Giovanni Falcone Foundation in Palermo on Spazi Capaci - Comunità Capaci project curated by Alessandro De Lisi with a monumental intervention in the bunker hall of the Ucciardone prison.